Alessandro Orsi: prima di essere insegnanti, si è educatori.

Qualche giorno fa su “La Stampa” è apparso un bellissimo articolo che parlava di Alessandro Orsi, ex-dirigente scolastico dell’Istituto Alberghiero “Pastore” di Varallo Sesia.

Alessandro Orsi, classe 1949, è originario di Crevacuore, in provincia di Biella. Dopo il diploma di maturità classica conseguito nel 1968, si iscrive alla facoltà di lettere presso l’Università di Torino, inseguendo il sogno di diventare giornalista. A 23 anni inizia la sua carriera di insegnante di letteratura e storia; a 42 anni, Orsi è il più giovani fra i candidati del concorso per diventare dirigente scolastico: nonostante egli stesso confidasse poco nel suo successo – il concorso si teneva a Roma ed era piuttosto articolato e complesso – ha passato la selezione brillantemente sia per gli istituti alberghieri, che per quelli di ragioneria. Nel 1993, viene nominato Dirigente Scolastico dell’Istituto Alberghiero “G. Pastore” di Varallo Sesia: in quel periodo la scuola contava meno di 400 alunni; grazie alla dirigenza di Alessandro Orsi, durata 21 anni, il numero degli studenti triplica (1.200 studenti, su due sedi, oltre a quella storica di Varallo Sesia, si è aggiunta quella di Gattinara nell’anno 2000). Ha creato una rete internazionale, allacciando rapporti con più di 10 nazioni e creando una scuola alberghiera in Cina. Grazie a vari bandi, gli studenti più meritevoli vengono inviati in Estonia, in Finlandia, nel Galles, in Irlanda, per esperienze di studio-lavoro. Ma la sua più grande soddisfazione sicuramente deriva dalla didattica per disabili, messa a punto insieme ad un gruppo di docenti tecnico-pratici, che ha sconfitto le proprie remore nei confronti dell’inserimento di studenti diversamente abili, in ambienti potenzialmente pericolosi come i laboratori di cucina e sala; una vera e propria didattica dell’inclusione in cui gli studenti normodotati, dopo un primo momento di diffidenza, instaurano un rapporto di collaborazione con gli studenti disabili e li aiutano nel loro percorso. Stesso successo anche per la capacità d’integrazione di studenti stranieri: nel 2014, il Dirigente Orsi va in pensione lasciando circa un centinaio di studenti diversamente abili e 130 studenti stranieri, provenienti da 23 nazioni diverse.

Oggi Alessandro Orsi si dedica a molteplici interessi: storia, istruzione, turismo, musica; ha scritto e scrive testi e introduzioni per volumi di storia, di fotografie, di cucina, di montagna, per filmati, tesi a diffondere la conoscenza degli aspetti storici, culturali, gastronomici delle nostre valli. Ha collaborato e collabora con giornali e riviste; partecipa alle attività di associazioni a favore del territorio valsesiano, degli ideali dell'area progressista, dell'educazione scolastica e della solidarietà. È presidente dell'ANPI (Associazione Nazionale Partigiani d’Italia), sezione di Borgosesia.

Orsi è sempre stato vicino a HOSPES e nel 2006 ha partecipato al nostro convegno “La Scuola che vorremmo”. In quell’occasione ci ha parlato di come sono nate le scuole alberghiere; di come si è passati dall’apprendistato nelle botteghe artigiane e presso professionisti in attività, alle aule scolastiche; di quanto sia importante studiare perché “non esiste un saper fare bene se prima non c’è un’educazione al sapere, se prima i ragazzi non hanno imparato a imparare, se non c’è una base comune di voglia di educazione all’apprendimento. La professionalità, l’apprendimento delle materie professionali si innestano proprio su questo”.

Ci ha ricordato che la scuola di Varallo è nata nel 1954 e che il nostro Albano Mainardi, insieme al Ministro Pastore, ne è stato il fondatore; i diplomi del primo esame di qualifica, nel 1962, sono stati rilasciati da Stresa e il presidente della commissione era proprio Albano Mainardi. Orsi rammenta anche il sostegno che il nostro Esimio Direttore gli ha dato durante i suoi primi anni da preside dell’Istituto Pastore. Il suo intervento si concludeva con una serie di considerazioni, alcune delle quali, a distanza di 15 anni, sembrano essere ancora molto attuali:

- I criteri di reclutamento dei docenti tecnico-pratici va rivisto in quanto non è ammissibile che si possa insegnare, senza mai aver fatto esperienza specifica, grazie al solo titolo di studio, magari appena conseguito.

- Il rapporto fra mondo scolastico e mondo del lavoro, nonostante la legislazione sia stata rivista e corretta, non è ancora una garanzia né per gli studenti, né per i datori di lavoro; Orsi sosteneva il valore positivo di quella che era chiamata “terza area”, un progetto che vedeva una collaborazione attiva fra esperti esterni alla scuola e studenti, e auspicava una maggior valorizzazione, anche in termini di contribuzione nei confronti dei professionisti che intervenivano. Oggi la “terza area” non esiste più; gli esperti intervengono in seno al progetto PCTO (Percorsi per le Competenze trasversali e l’Orientamento), tuttavia la loro partecipazione ha una valenza diversa rispetto quella della “terza area”.

- Integrazione e rapporto stretto con il territorio.

Infine, la grande sfida degli istituti alberghieri: “quella di riuscire a conciliare l’istruzione e le motivazioni allo studio e l’educazione per i nostri ragazzi. Dare una base formativa duttile per l’apprendimento e una capacità ad adeguarsi alle trasformazioni del mondo del lavoro. Legarci fortemente al territorio, agli enti locali e agli operatori. Dare motivazione al personale della scuola. Come istituti alberghieri siamo in prima linea contro la dispersione scolastica, sono centinaia di ragazzi extracomunitari che se non vengono a scuola, dove vanno a finire? Non sono un problema sociale se restano sulla strada? Questo è il primo compito per la scuola anche in un Paese di avanzata civiltà come il nostro”. Chiunque abbia conosciuto il preside Orsi, ne conserva un gran bel ricordo per la sua profonda umanità, per il suo modo di mettere “i ragazzi” al centro del suo grande progetto scolastico (prima come docente e poi come dirigente), perché “prima sei un educatore, poi sei un insegnante e solo dopo sei un preside che deve amministrare la scuola”.

orsi

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