Caffè dell’Amicizia di Andrea Chiadò Cutin

Andrea Chiadò Cutin, è un neo socio Gruppo H di HOSPES, diplomatosi nel luglio scorso. A marzo 2023, frequentava il quarto anno, ha vinto il Concorso Nazionale di Barman per le scuole organizzato da Federazione Italiana Barman, a Viareggio. Sempre nel 2023, si è aggiudicato la medaglia d’argento ai campionati nazionali dei mestieri WorldSkills Italy, dopo aver conseguito l’argento ai campionati regionali del 2022, con 724 pt – a soli 5 punti dalla medaglia d’oro. E’ stato un Socio Junior molto attivo, partecipando come commis di bar, accanto a Carmine Lamorte, alla cena fundraising delle Alte Mete di ottobre 2023 e poi curando il servizio open bar, insieme ad Alessandro Vita, in occasione di Hospes Christmas Party 2023 e Scent of  Summer Dinner Fundraising al Castello Dal pozzo.

Nome e Cognome: Andrea Chiadò Cutin

Anno di diploma: 2023/2024

Corso di studi del diploma: Sala bar e vendita

Vuoi dirci di dove sei originario?

Sono nato a Borgomanero e abito da sempre a Gravellona Toce

Ora entriamo nel vivo dell’intervista:

  • Di cosa ti occupi attualmente? Programmi a breve termine?

Dopo aver conseguito il diploma alberghiero, concludendo il mio percorso di studio all’Istituto Maggia con 97/100esimi, mi sto preparando per competere ai Campionati del Mondo WorldSkills di Lione 2024, nel settore di Sala Bar.

Successivamente vorrei finire il corso AIS (Associazione Italiana Sommelier) e trovare un posto di lavoro come cameriere o barman in una struttura di alto prestigio che possa mettere in luce le mie qualità.

  • Dove hai fatto l’alternanza scuola-lavoro, ti ha aiutato nella professione?

Ho svolto la mia prima alternanza scuola-lavoro al Grand Hotel Majestic di Pallanza; ciò mi ha aiutato ad entrare nel mondo del lavoro permettendomi di conoscere quelle che sono realmente le dinamiche del servizio e lo stare a contatto con la clientela.

La mia seconda esperienza si è svolta all’Argentario Golf & Wellness Resort, sul Monte Argentario in Toscana, una struttura che si basa sull’idea della sostenibilità, ma anche del divertimento; questa nuova avventura ha stimolato ulteriormente la mia persona facendomi scoprire quanto davvero sia bello e incredibile il mio lavoro: sicuramente un’esperienza che ha confermato la voglia che già avevo di lavorare nelle grandi strutture alberghiere.

  • Cosa ti ha spinto ad iscriverti alla nostra “Scuola di Stresa”?

La scelta di questa scuola è stata per me molto semplice: fin dalla seconda media ho avuto la passione per il mondo del bar e la figura del cameriere ed avendo vicino casa questa scuola di grande prestigio, non potevo far altro che iscrivermi alla “Scuola di Stresa”.

  • Hai un sogno/un’ambizione particolare?

Beh, sicuramente un grande obbiettivo sarebbe riuscire a vincere una medaglia ai Campionati del Mondo! Rappresenterebbe un enorme traguardo per me e la mia carriera verso il futuro ma, a mio avviso, non bisogna mai smettere di sognare e porsi sempre dei nuovi obbiettivi.

Avere sempre un’ambizione è un modo per potersi migliorare nel tempo e puntare costantemente più in alto; spero in futuro di diventare un Maître o Barman di grande talento.

  • Come ti vedresti tra qualche anno professionalmente? Cosa vorresti fare “da grande”?

Tra qualche anno mi vedo a lavorare in sala o al bar carico di responsabilità e passione, ma lo scopo ultimo sarà sempre riuscire ad essere il migliore in ciò che si fa con amore e dedizione.

  • Hai un aneddoto simpatico che vorresti condividere? Qualcosa che è accaduto in servizio “troppo incredibile per essere vero”?

Assolutamente, lavorando in sala, perciò a stretto contatto con le persone, ho il piacere di assistere tutti i giorni a siparietti simpatici e assurdi.

Ricordo di quella volta in cui stavo operando al Grand Hotel Majestic, situato sul lago Maggiore, ad una festa prematrimoniale con ospiti americani: ero insieme ad alcuni colleghi in prossimità del giardino e all’arrivo dei clienti, siamo stati completamente “invasi” da moltissime persone, che hanno letteralmente assaltato i buffet e le drink stations! E’ stata molto dura, ma siamo riusciti a gestire bene la situazione.

Una scena incredibile che ancora oggi mi fa sorridere.

 

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