Caffè dell’Amicizia di Devis Festari
Nome e Cognome: Devis Festari
Anno di diploma: 2021
Corso di studi del diploma: cucina
Socio Gruppo H
Vuoi dirci di dove sei originario? Sono originario di Invorio paesino sopra Arona
Ora entriamo nel vivo dell’intervista:
- Di che cosa ti occupi attualmente?/ stai frequentando l’università, a quale facoltà sei iscritto?
Attualmente lavoro come sous chef nel ristorante dell’Allieva di Ieri della Scuola di Stresa e Socio Senior Silvia Bardan a New York.
- Una volta finita la scuola, che esperienze hai fatto? Dove hai fatto l’alternanza scuola-lavoro, ti ha aiutato nella professione?
Appena finita la scuola ho iniziato a lavorare al Golf di Bogogno come aiuto cuoco, ci ho lavorato per 7 mesi, poi mi sono trasferito a Milano per fare nuove esperienze e ho iniziato a lavorare in un ristorante molto conosciuto e molto rinomato. Però con il passare del tempo, ho deciso di mollare e di voler cambiare aria e così ho contattato il mio ex professore di cucina (professor Ivano Pollini ) e grazie a lui e al professor Roberto Abbondio sono riuscito ad avere i contatti di Silvia Barban per andare a New York a lavorare. L’alternanza scuola lavoro l’ho fatta al Villa Aminta, posto stupendo dove ho imparato tantissimo, soprattutto la professionalità di questo lavoro.
- Cosa ti ha spinto ad iscriverti alla nostra “Scuola di Stresa”?
Ne ho sempre sentito parlare e anche prima di entrarci, mi immaginavo già di farne parte. Fin da piccolo ho sempre amato il mondo della cucina e pensare che vicino a casa mia c’è una scuola così prestigiosa mi affascinava. L’ho scelta anche per il fattore divisa, mi è sempre piaciuto metterla e portarla, un po’ come segno distintivo rispetto alle altre scuole. “La Scuola di Stresa” secondo me è questo: professionalità, passione e il voler formare ragazzi su un lavoro, che secondo me è il più bello del mondo.
- Hai un sogno/una ambizione particolare?
Il mio sogno è aprire il mio ristorante e sento che piano piano sto arrivando a quell’obiettivo con molte difficoltà e sacrifici.
- Come ti vedresti tra qualche anno professionalmente?/ Cosa vorresti fare “da grande”?
Tra qualche anno spero di essere sempre più competente in questo lavoro e sempre più determinato, sicuramente da grande farò sempre il cuoco amo questo lavoro e non riuscirei mai nella vita a cambiarlo. Sento proprio la necessità di cucinare per me e per gli altri.
- Hai un aneddoto simpatico che vorresti condividere con noi? Qualcosa che ti è successo in servizio “troppo incredibile per essere vero” e che invece è proprio vero?
Forse il mio aneddoto divertente è proprio questo avere 21 anni trovarmi a New York e lavorare nel ristorante italiano più conosciuto e apprezzato di questa meravigliosa città. All’inizio sembrava un sogno con il passare del tempo mi sto rendendo conto che è realtà.