Caffè dell’Amicizia di Lorenzo Mantegazza

Dalla Spagna, manda una bella “cartolina” al Caffè dell’Amicizia, Lorenzo Alberto Mantegazza, socio del gruppo H, ex allievo della Scuola di Stresa, diplomato nel 2017, nell’indirizzo Accoglienza Turistica. Lorenzo è originario di Villa Cortese in Provincia di Milano, vicino alla cittadina di Legnano.

Cosa stai facendo?

Ora mi trovo in Spagna, a Madrid. Sto frequentando il Master in Management presso l’Universidad Carlos III de Madrid – migliore università Spagnola – al 37esimo posto all’interno del Financial Times per il corso che sto frequentando. Questa laurea è un corso di un anno con 15 esami, in Italia equivale al conseguimento della laurea magistrale (MSc in Management). Rientra nella facoltà di Business Administration.

Cos’hai fatto una volta finita la scuola?

Durante il quinto anno ho provato diversi test di ammissione per entrare nella facoltà di economia e gestione aziendale. Purtroppo non sono stato ammesso presso l’Università Bocconi di Milano, ma ho passato il test presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore sempre a Milano e l’Università LIUC Carlo Cattaneo di Castellanza. La mia decisione finale è stata quella di frequentare il corso di economia e gestione aziendale presso l’Università Cattolica. Durante il secondo anno ho scelto la specializzazione di Finanza, conseguendo a settembre 2020 la laurea triennale (Bachelor of Science) con votazione 100/110. Cosa ti ha spinto ad iscriverti alla nostra “Scuola di Stresa”? Finite le scuole medie il mio sogno era diventare uno Chef, ma durante il percorso alla Scuola di Stresa ho capito che mi sarebbe piaciuto lavorare alla reception/back office o nell’amministrazione di una struttura ricettiva. Principalmente mi sono iscritto per la notorietà dell’Istituto e per la possibilità di ottenere un lavoro subito dopo il diploma. Dopo, invece, durante il terzo anno ho realizzato che avrei voluto approfondire le mie conoscenze sulla gestione alberghiera.

Hai un sogno?

Ho tanti sogni e tante aspettative; l’opportunità di studiare in Spagna, mi sta facendo continuamente cambiare idea, perché ogni giorno conosco persone nuove con esperienze diverse. Parlando, scambiando opinioni e altro, ho continuamente idee diverse sul mio futuro. Una cosa è certa: voglio continuare a viaggiare, migliorare le lingue e provare cose nuove.

Cosa vorresti fare “da grande”?

Ho un’idea riguardo a quello che vorrei dal mio futuro. Innanzitutto, subito dopo l’università vorrei cominciare una Summer Intership qui a Madrid, in Spagna, per poter approfondire ancora la lingua spagnola. In seguito, vorrei lavorare in qualche grande azienda di consulenza finanziaria/manageriale come KPGM, Deloitte o PwC. Il mio più grande sogno sarebbe quello di ottenere un lavoro che mi permetta di viaggiare il più possibile. Un impego che mi permetta di scoprire nuove lingue, conoscere nuove persone ecc. Nel prossimo futuro mi piacerebbe anche far parte di qualche progetto di sviluppo di Start-up (grazie al master che sto facendo, con la materia di Managing Start-up), in quanto sto apprendendo come gestirla, far fronte alla concorrenza ecc.

Secondo te come ripartirà il turismo dopo il periodo Covid?

Rispondere a questa domanda, oggi come oggi, risulta difficile, ma guardando ai dati con 245 milioni di presenze in meno, credo che necessitiamo immediatamente di qualche azione di promozione turistica. Tuttavia credo che, dopo la riapertura, ci sarà un grande afflusso di turisti perché tutti noi desideriamo ritornare a viaggiare regolarmente e senza vincoli. Sicuramente ci sarà più consapevolezza durante il viaggio e il cliente pretenderà alti standard di pulizia per far fronte a virus e batteri. Probabilmente sarà difficile e più consapevole il rapporto tra dipendenti e ospiti. Spero e credo che ci saranno degli incentivi da parte dell’Unione Europea nel prossimo futuro per promuovere la ripresa del turismo. Tu, come turista, cosa ricercherai nelle strutture ricettive dalla prossima estate in avanti? Pulizia, maggiore flessibilità nella prenotazione e cancellazioni gratuite o assicurazioni più flessibili per i rimborsi.

Qual è la tua idea riguardo alla digitalizzazione in albergo?

“L’ottimizzazione dei canali digitali e dell'e-commerce (inteso come “everywhere commerce”) saranno fattori determinanti per il settore turistico italiano nell’estate post Covid19; mentre la digitalizzazione e l’automazione dei processi e delle operazioni contribuiranno ad aumentare la sicurezza, riducendo i costi delle aziende” (cit. MINSAIT, 2020) Sono completamente d’accordo con questo. La digitalizzazione sta diventando sempre più importante e per noi giovani è un vantaggio ed è più semplice. Per chi non ha dimestichezza con i vari devices a nostra disposizione posso capire che sia più difficile e che cerchino ancora una calorosa accoglienza per sentirsi “come a casa”. Per quanto riguarda il settore MICE [Meetings (riunioni) Incentives (viaggi d’incentivo)Conferences (conferenze)Exhibitions (esposizioni/fiere) n.d.s], la digitalizzazione è assolutamente fondamentale, proprio per la tipologia di cliente con la quale si ha a che fare.

Quando sei in vacanza per te è importante che ci siano delle interazioni con il personale dell’albergo o preferisci organizzarti tutto da solo ed essere lasciato tranquillo?

Quando viaggio con la mia famiglia, dato che siamo membri di Marriot Hotels, ci piace essere un po’ “coccolati” e ad avere tutto organizzato, ma senza essere soffocati dal personale della presenza del personale dell’albergo. Quando viaggio per studio o con amici, preferisco organizzarmi tutto da solo e soggiornare nei quartieri tipici. Anche il budget è differente, quindi preferisco avere più compagnia e meno comfort.

Lorenzo Mantegazza 2

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