Caffè dell’Amicizia di Ludovico Crespi

Nome e Cognome:  Ludovico Crespi

Anno di diploma: 2017

Corso di studi del diploma: Cucina

Sei Socio Senior o Gruppo H: Gruppo H

Vuoi dirci di dove sei originario? Vivo a Legnano (MI) 

 

Ora entriamo nel vivo dell’intervista:

  • Di che cosa ti occupi attualmente?/ stai frequentando l’università, a quale facoltà sei iscritto?

Finita la scuola e il periodo di borsa di studio decisi di cambiare strada, senza però distaccarmi troppo dal mio percorso di studi. Ad oggi sono il responsabile F&B di tutti gli eventi che organizza la società di mio padre per la quale lavoro, la “Martino Crespi Events”.Una parte che trovo molto creativa e stimolante è lo studio della mise en place. Sono molti i fattori che vanno considerati per crearne una ad hoc, alcuni di questi sono la location, i gusti del cliente, il tema dell’evento e le sensazioni che si vogliono esprimere, senza mai dimenticarsi del budget. Inoltre, poco meno di un anno fa ho aperto la mia società, Ludo Service, specializzata nel supporto agli chef sugli eventi. Sempre più spesso gli chef sono chiamati a partecipare ad eventi, ma in pochi sono strutturati in maniera adeguata per gestirli da soli. Il mio focus è proprio quello di sollevarli da qualsiasi tipo di problema, organizzativo o logistico che sia. 

  • Una volta finita la scuola, che esperienze hai fatto? Dove hai fatto l’alternanza scuola-lavoro, ti ha aiutato nella professione?

Terminata la scuola ho trascorso i sei mesi di borsa di studio al Ristorante Albergo Colonne, al Sacro Monte di Varese; questa è stata l’ultima vera e propria esperienza in cucina. Credo fermamente che il percorso di studio e le varie attività di alternanza scuola-lavoro svolte nei cinque anni siano il mio punto di forza rispetto ai miei colleghi; aver lavorato in cucina in passato mi aiuta oggi a capire facilmente le necessità degli chef, allestire cucine che siano pratiche e funzionali, ed anche coordinare interi servizi in sala. Ho sempre ritenuto un’ottima idea quella di far sostenere lezioni sia di cucina che di sala agli studenti, a prescindere dall’indirizzo scelto.

  • Cosa ti ha spinto ad iscriverti alla nostra “Scuola di Stresa”?

La passione per la cucina che conservo tutt’oggi la devo a mia nonna. Fondamentale però è stato l’open-day al quale partecipai: fu la prima volta che entrai in una scuola che sembrava essere un vero e proprio albergo. Quelle due ore di visita terminate con l’assaggio di un semplice plum cake appena fatto dai ragazzi di cucina, e servito da quelli di sala, furono sufficienti a convincermi. 

  • Hai un sogno/una ambizione particolare?

Penso spesso a quanto mi piacerebbe organizzare più frequentemente eventi al di fuori dell’Italia. Magari un giorno riuscirò ad aprire una sede all’estero, chi lo sa. I sogni nel cassetto sono diversi, ma rimanendo nel mondo della ristorazione mi piacerebbe aprire un Rooftop Cocktail Bar con un vista mozzafiato. 

  • Come ti vedresti tra qualche anno professionalmente?/ Cosa vorresti fare “da grande”?

Cercherò di occuparmi non più “solo” della parte F&B, ma di organizzare gli eventi in toto, dalla A alla Z. 

  • Hai un aneddoto simpatico che vorresti condividere con noi? Qualcosa che ti è successo in servizio “troppo incredibile per essere vero” e che invece è proprio vero?

Al giorno d’oggi è sempre più facile avere ospiti con esigenze alimentari particolari. Durante un evento a Venezia durato più giorni ho avuto la fortuna di conoscere il primo “flexitariano” della mia vita; si definiscono così proprio perché la loro dieta è flessibile. Vi assicuro che in tre giorni le ha cambiate tutte, dall’essere vegetariano a mangiare degli ottimi tagli di carne, da essere intollerante al glutine a mangiare paste fresche meravigliose.

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