Caffè dell’Amicizia di Alice Frambusto
Nome e Cognome: Alice Frambusto
Anno di diploma: 2020
Corso di studi del diploma: Tecnico per il turismo.
Socio Gruppo H
Vuoi dirci di dove sei originaria? Sono di Casale Corte Cerro, in provincia di Verbania.
Ora entriamo nel vivo dell’intervista:
- Di che cosa ti occupi attualmente?
A ottobre 2023 mi sono laureata nel corso triennale di “Scienze del Turismo e Comunità Locale” dell’Università degli Studi di Milano Bicocca, e subito dopo, ho iniziato il percorso magistrale di “Turismo Territorio e Sviluppo Locale” presso la stessa università.
- Una volta finita la scuola, che esperienze hai fatto? Dove hai fatto l’alternanza scuola-lavoro, ti ha aiutato nella professione?
Dopo aver conseguito il diploma di maturità, mi sono iscritta all’università. Durante il corso di laurea triennale, quando ero in sessione per gli esami estivi, ho lavorato presso un piccolo hotel di Baveno come cameriera, con l’obiettivo di ottenere un piccola indipendenza economica per “togliermi qualche sfizio”. Durante il terzo anno alla “Scuola di Stresa” ho intrapreso il progetto di “alternanza scuola-lavoro” all’hotel Casa Fantini di Pella, mentre al quarto anno ho lavorato al “Renaissance Tuscany il Ciocco” e in entrambe le esperienze ho ricoperto il ruolo di receptionist. Grazie all’alternanza scuola lavoro, ho potuto migliorare il mio rapporto con gli ospiti, acquisire nuove conoscenze nell’ambito alberghiero e comprendere appieno i sacrifici e le soddisfazioni che tale settore comporta. Di queste due esperienze, ho conservato numerosi bei ricordi e preziosi insegnamenti che hanno contribuito in maniera significativa sia alla mia crescita professionale che personale.
- Cosa ti ha spinto ad iscriverti alla nostra “Scuola di Stresa”?
La “Scuola di Stresa” è stata la mia prima scelta da sempre. Il primo open day a cui ho partecipato è stato proprio a Stresa e me lo ricordo come se fosse ieri. Quando sono entrata in quella che era la sede di allora, mi sono sentita subito a mio agio, come se fossi a casa mia. In quell’istante ho capito che quel luogo era perfetto per me e nel corso degli anni questa convinzione si è rivelata essere vera, tanto che posso affermare che rifarei quella stessa scelta senza esitazioni. Da quell’open day del 2014 ho capito che la “Scuola di Stresa” non è solo una scuola che ti insegna un lavoro, ma ti trasmette dei valori che a parer mio altri percorsi scolastici non ti trasmettono.
- Hai un sogno/una ambizione particolare?
Una volta terminato il percorso di studio magistrale, il mio sogno è quello di riuscire a realizzare qualcosa di utile per il mio territorio attraverso l’utilizzo delle competenze che ho acquisito nell’ambito della promozione e della valorizzazione turistica.
- Come ti vedresti tra qualche anno professionalmente? Cosa vorresti fare “da grande”?
Tra qualche anno spero di aver completato i miei studi universitari e di aver trovato un lavoro che amo fare. In realtà sono tanti gli ambiti del turismo in cui mi piacerebbe lavorare e come dicevo prima, spero solo di trovare un’occupazione che mi permetta di realizzarmi professionalmente e di fare la differenza per il nostro Paese.
- Hai un aneddoto simpatico che vorresti condividere? Qualcosa che è accaduto in servizio “troppo incredibile per essere vero”?
Quando ho lavorato a Baveno come cameriera, mi è capitato che una coppia di clienti ordinasse tre primi di pesce, e subito ho pensato che la cucina si fosse sbagliata perché al tavolo c’erano solo due persone. Controllai la comanda ed era corretta e quindi, senza pensarci troppo, portai i piatti al tavolo, pensando che magari uno lo volessero dividere. Una volta arrivata al tavolo, la signora mi disse che una delle portate era per il loro “figliolo”, peccato che al tavolo di bambini non c’era neanche l’ombra. Alla fine, il loro “figliolo” era in realtà il loro cagnolino. Ebbene sì, il piatto di trota con patate era proprio per lui. Tra l’altro mi dissero che “il loro figliolo” le patate non le avrebbe mangiate perché era troppo viziato.