Caffè dell’Amicizia di Emilie Bogo

Nome e Cognome: Emilie Bogo

Anno di diploma: 2020

Corso di studi del diploma: Corso Tecnico per il Turismo

Socio Gruppo H 

Vuoi dirci di dove sei originario? Domodossola

Ora entriamo nel vivo dell’intervista:

  • Di che cosa ti occupi attualmente?

Da febbraio 2024 ho iniziato uno stage presso l’ufficio Synergie Domodossola. Si tratta di un’agenzia per il lavoro. Ho deciso di intraprendere questo percorso in quanto ho capito, grazie ai miei percorsi scolastici, che il settore delle risorse umane potrebbe interessarmi per davvero. Mi piace molto il contatto con il pubblico e i lavori dinamici. Nel frattempo, ho ripreso un po’ la lingua tedesca e sto facendo un corso per poter prendere la certificazione B2, in modo che una volta terminato lo stage, possa mandare la mia candidatura per le SBB, le ferrovie svizzere. Mi piacerebbe riuscire ad entrare nell’ufficio marketing o risorse umane.

  • Una volta finita la scuola, che esperienze hai fatto? Dove hai fatto l’alternanza scuola-lavoro, ti ha aiutato nella professione?

Nel corso dei 5 anni ho svolto due periodi di alternanza Scuola-lavoro. Nel corso del terzo anno ho svolto un’esperienza presso l’Excelsior Palace Hotel, a Rapallo. Ho avuto la possibilità di testare con mano il lavoro in ufficio, in quanto sono stata inserita nell’ufficio marketing dell’albergo. L’esperienza mi è piaciuta molto e mi ha fatto capire il mio interesse verso il marketing e il lavoro da back office. La seconda esperienza di Alternanza Scuola-Lavoro, invece, l’ho svolta a Sirmione, presso l’albergo Villa Cortine Palace Hotel. Durante questo periodo ho maturato esperienza come receptionist front office e come concierge. Grazie all’alternanza scuola-lavoro ho avuto l’occasione di approcciarmi fin da subito con il mondo del lavoro. Una volta conseguito il diploma, ho iniziato un percorso di studi universitario presso l’università IULM a Milano. Mi sono laureata a novembre in Comunicazione d’impresa e relazioni pubbliche. Nei tre anni universitari ho sempre cercato di conciliare studio e lavoro, prima con un’esperienza in un bar a Domodossola e poi in un complesso alberghiero in Svizzera, dove mi dedicavo alla pulizia dei locali e alla gestione di eventi, come congressi. Quest’ultima esperienza mi ha aiutato a migliorare la mia conoscenza della lingua tedesca. Dopo un periodo di pausa, ho iniziato per l’appunto lo stage presso Synergie. Si tratta di una realtà giovanile e moderna, che punta molto sulla formazione dei propri dipendenti. 

  • Cosa ti ha spinto ad iscriverti alla nostra “Scuola di Stresa”?

Il mondo del turismo è uno di quelli che mi ha sempre appassionato. Alla fine della terza media, avevo le idee molto chiare su quello che avrei voluto intraprendere. Cercavo un percorso scolastico che mi permettesse di studiare diverse lingue e allo stesso tempo apprendere conoscenze in ambito di economia, diritto e geografia. Nessun altro istituto, a differenza della Scuola di Stresa, inseriva nell’orario scolastico la materia “accoglienza turistica”, e questo è uno dei motivi per i quali ho scelto di iscrivermi. 

  • Hai un sogno/una ambizione particolare?

Non ho grandi sogni o ambizioni particolari. Mi piace crearmi piccoli obiettivi e progetti nel breve. Quello che desidero è sicuramente crescere professionalmente e trovare un’occupazione lavorativa che mi possa soddisfare. Trovare un lavoro che ti piace e che ti renda felice, rappresenta per me una delle soddisfazioni migliori nella propria vita. Ecco perché ho cercato di spaziare fino ad ora tra diverse realtà lavorative, proprio per cogliere da ognuna di esse elementi per poter crescere e migliorarmi. 

  • Come ti vedresti tra qualche anno professionalmente? Cosa vorresti fare “da grande”?

Ho sempre avuto difficoltà a rispondere a questo tipo di domanda. Tra qualche anno mi vedo sicuramente indipendente al 100% dal punto di vista lavorativo. Il mio sogno nel cassetto resta quello di iniziare un percorso presso le ferrovie svizzere, in quanto fin da piccola vedevo mio nonno lavorare in questo settore. Ricordo ancora la sua soddisfazione e la sua felicità nel raccontare il suo lavoro. Io ambisco a questo, voglio renderlo orgoglioso di me.

  • Hai un aneddoto simpatico che vorresti condividere? Qualcosa che è accaduto in servizio “troppo incredibile per essere vero”?

Lavorando sempre a contatto con le persone storielle divertenti se ne vedono tutti i giorni. Mi sono proprio resa conto che il mondo è bello perché è vario, e va benissimo così. Una delle cose che mi ha lasciato un po’ stranita, mi è successa proprio poco tempo fa qui nell’agenzia per il lavoro. Un ragazzo, nel mentre del suo colloquio lavorativo, ha colto l’occasione per fare lui alcune domande, dimenticandosi che non si trattava di un appuntamento di conoscenza reciproca e di scambio di idee su diverse tematiche, ma di un colloquio di lavoro. 

emily

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