Caffè dell’Amicizia di William Passalacqua

Nome e Cognome: William Passalacqua 

Anno di diploma: 2020/2021

Corso di studi del diploma: Sala bar e vendita 

       Socio Gruppo H

Vuoi dirci di dove sei originario?

Sono nato a Varese ma abito da sempre a Verbania.

 

Ora entriamo nel vivo dell’intervista:

  • Di che cosa ti occupi attualmente?

Ad oggi sono un cameriere, lavoro come chef de rang presso il ristorante "Osteria Francescana" (***) di Massimo Bottura a Modena. Sono molto soddisfatto del ruolo che ricopro e sono in continua evoluzione sotto l'aspetto professionale e culturale. Ho l'onore di lavorare in questo “tempio della ristorazione” da ormai un anno e mezzo, periodo di stage compreso.

  • Una volta finita la scuola, che esperienze hai fatto? Dove hai fatto l’alternanza scuola-lavoro, ti ha aiutato nella professione?

Dopo aver conseguito il diploma alberghiero ho deciso di proseguire gli studi presso l'accademia di alta formazione di sala Intrecci, in Umbria. Questo però, solo dopo aver intrapreso un periodo presso il ristorante Piccolo Lago di Mergozzo (**) e poi al ristorante Nautico nel resort Riva Degli Etruschi (LI). Tornando all'accademia: quest'ultima mi ha dato davvero molte opportunità per riuscire a focalizzarmi ancor più sul mondo della sala. Incontri, eventi, lezioni, convivenza sono cose che, a parer mio, ad un ragazzo che ha appena finito gli studi sono fondamentali, anche per dargli quel giusto slancio nel mondo dell'alta ristorazione. Di fatto, è grazie a Intrecci che ho potuto interfacciarmi con due pesi massimi della ristorazione nazionale: Massimo Bottura di Osteria Francescana (***), (MO) ed Enrico Crippa di Piazza Duomo (***), (CN). Ovviamente non mancano anche le varie iscrizioni ad associazioni in cui credo e, per quanto posso, sono attivo: HOSPES, già dai tempi del biennio alla Scuola di Stresa e poi, A.M.I.R.A. (Associazione Maître Italiani Ristoranti e Alberghi). 

  • Cosa ti ha spinto ad iscriverti alla nostra “Scuola di Stresa”?

Diciamo che finito il mio percorso di scuola media, non sapevo bene cosa fare nel mio allora futuro, così chiesi consiglio ai miei insegnanti, i quali mi raccomandarono un "istituto professionale" e abitando poco lontano da Stresa ho optato per il corso alberghiero della Scuola di Stresa per l’appunto. Questa è la reale versione. Dopo di che, ho capito che avevo compiuto la scelta giusta più o meno al mio secondo anno, quando iniziai ad appassionarmi sempre più alla sala. Cultura, divertimento, esperienze e creatività sono le parole chiave della sala, a mio avviso. Infatti, dopo il mio percorso a Stresa decisi di iscrivermi ad Intrecci perché, quest'ultima, offre letteralmente un focus su questo mondo così appassionante. 

  • Hai un sogno/una ambizione particolare?

Beh, nel mio trascorso, posso dire di aver assorbito così tanto di questa professione, che ora penso solo a puntare in alto: sto intraprendendo quella che è la scalata gerarchica di questa carriera e voglio riuscire in primis a diventare maître, successivamente si punterà alle varie gare con relativi titoli. Ma l'importante è non smettere mai di avere ambizioni e di levarsi sempre al massimo.

  • Come ti vedresti tra qualche anno professionalmente/Cosa vorresti fare “da grande”?

Il mio attuale obiettivo è divenire maître di sala, magari successivamente restaurant manager, ma lo scopo ultimo sarà sempre riuscire ad essere il migliore in ciò che si fa con passione.

  • Hai un aneddoto simpatico che vorresti condividere? Qualcosa che è accaduto in servizio “troppo incredibile per essere vero”?

Vi dirò: in questo mestiere se ne vedono davvero di tutti i colori... Un simpatico aneddoto che posso raccontarvi è che venne il signor Giorgio Pinchiorri in persona, proprietario del "Enoteca Pinchiorri" di Firenze (***), personaggio a dir poco bizzarro e molto giocoso. Per me è stato un onore poter essere affiancato da 3 eccellenze della ristorazione come Massimo Bottura, Giorgio Pinchiorri e Beppe Palmieri (restaurant manager e direttore di sala di Osteria Francescana) tutti insieme contemporaneamente. La particolarità di questo avvenimento stava proprio nei diversi caratteri dei 3 elementi, vi lascio solo immaginare cosa potevano essersi detti un genio, un terremoto di energia e la calma fatta persona (nell'ordine sopra elencato).

 “Mi sento di aggiungere un punto per cogliere l'occasione di ringraziare tutti coloro che hanno contribuito alla mia crescita personale e professionale, a partire dal mio primo compagno di classe sino all'ultimo grande uomo con cui sono venuto a contatto. Spesso mi viene chiesto: col senno di poi, a seguito delle tue esperienze, “cosa consiglieresti a un ragazzo che si vuole affacciare a questo lavoro?” La mia risposta sarà sempre: fallo e non ripensarci mai. Il nostro non è un lavoro facile, assolutamente, toglie tantissimo e richiede davvero molti sforzi, ma la benzina di un operatore della ristorazione sono la passione, la determinazione, la curiosità e le soddisfazioni. Posso garantirvi che questo mestiere dà davvero moltissime soddisfazioni e opportunità. Non smettete mai di cercare di sapere sempre più su qualsiasi cosa di qualsiasi tipo e cercate sempre di spingervi al massimo delle vostre capacità, così da riuscire a superare tutti i vostri limiti e  diventare qualcuno un domani.”- William Passalacqua

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