Bentornato Ministero del Turismo!

Il nuovo Presidente del Consiglio Mario Draghi riporta in vita il dicastero abolito con un referendum nel 1993. Da quel momento in poi il Ministero del Turismo e dello Spettacolo ha subito diversi ridimensionamenti: ripercorriamo la sua storia. Le competenze del dicastero passano inizialmente alla presidenza del Consiglio che nominerà un sottosegretariato con delega a tema. Nel 1996 le deleghe al turismo passano al Ministero dell'Industria destinato a diventare "delle Attività produttive". Nel 2009 Michela Vittoria Brambilla diventa prima sottosegretaria, poi ministra (senza portafoglio) del Turismo. Nel 2011, Monti nomina nuovamente un ministro del Turismo e dello Sport, salvo poi nel 2012 sopprimere il dipartimento creandone uno per gli Affari regionali, il Turismo e lo Sport. Nel 2013, Massimo Bray riceve la delega per le competenze ai Beni e le Attività culturali e per il Turismo: per l'accorpamento sono necessari due DPCM e un decreto ministeriale. Nel 2018, però, il Governo Conte (I) decide di trasferire le competenze in materia di turismo al dicastero delle Politiche agricole, alimentari e forestali, ma la Corte dei Conti boccia la riforma e si ritornerà a parlare di Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo.

L'attuale dicastero nacque dallo scorporo dal Ministero della pubblica istruzione con la denominazione di "Ministero per i beni culturali e l'ambiente", istituito nel 1974 dal governo Moro e di lì a poco ribattezzato "Ministero per i beni culturali e ambientali". Il primo titolare del dicastero fu Giovanni Spadolini.

Il Premier Mario Draghi affida il dicastero a Massimo Garavaglia. Laureato alla Bocconi, ma pure in Scienze politiche all’università Statale, ha iniziato la sua carriera come sindaco di Macallo con Casone, il comune dove vive, nel milanese. Garavaglia nel suo partito (Lega) è sempre stato considerato “l’uomo dei conti”: ha fatto parte di diversi consigli di amministrazione, da CoNord (Confederazione delle Province e dei Comuni del Nord) ad Aifa (Agenzia Italiana del Farmaco) fino alla Cassa depositi e prestiti. Nel 2008 viene eletto al Senato della Repubblica in Lombardia, diventando il senatore più giovane della storia della Repubblica Italiana. Nel 2013 nominato dal presidente della giunta regionale Roberto Maroni Assessore all'Economia, Crescita e Semplificazione della Regione Lombardia, dimettendosi quindi dalla carica di senatore. Nel 2018 viene nominato viceministro dell’Economia nel primo governo Conte a maggioranza gialloverde, dopo essere stato rieletto nel collegio uninominale di Legnano sempre per la Lega.

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