Daniele Sacco lascia il ristorante “Del Cambio” di Torino dopo quarant’anni di servizio.
Cari Soci e Amici,
Il Socio Senior Piero Sattanino ci segnala questo articolo apparso su "La Stampa - Cronaca di Torino", in cui Daniele Sacco storico direttore del ristorante “Del Cambio", racconta con orgoglio il percorso che lo ha visto protagonista di una delle istituzioni gastronomiche più prestigiose.
Daniele Sacco ha cominciato la sua carriera lavorativa, dopo aver frequentato l'Istituto alberghiero, al "Tastevin" di Torino, ristorante aperto proprio da Piero Sattanino nel 1973.
Ma leggiamo insieme la sua storia!
Oltre quarant’anni nel cuore della ristorazione torinese, una vita vissuta con passione e dedizione nella propria professione, Daniele Sacco, d'Italia.
In questo viaggio tra tradizione e innovazione, Sacco ci svela aneddoti, emozioni e incontri con ospiti illustri tra cui presidenti della repubblica, ambasciatori e anche il Dalai Lama in persona. "Un luogo speciale, per chi vi lavora e per chi vi entra", così ripeteva a se stesso ai suoi collaboratori ai quali ha trasmesso e insegnato la passione per il proprio lavoro.
Al suo fianco è sempre stata presente la sua famiglia, che fin da giovane lo ha incoraggiato nel percorso gastronomico. Ha studiato in un istituto alberghiero e a soli diciotto anni lavorava al glorioso “Tastevin”. A vent'anni inizia la sua avventura all’interno Del Cambio. Grazie alla famiglia De Negri viene rilanciata e valorizzata la struttura, nel quale ora è presente il ristorante stellato, il Bar Cavour e La Farmacia. Gli anni sono trascorsi, ma alcune emozioni sono rimaste, Sacco racconta di una giovane ragazza che voleva organizzare una cena romantica per il suo fidanzato, ma che purtroppo ai tempi non aveva molta disponibilità economica, il direttore le disse di non preoccuparsi, oggi la signora lo ringrazia ancora e continua a vivere il suo amore da oltre trent’anni.
Nel 1982 Sacco arrivò come sommelier al Cambio, ai tempi questa figura era presente solo in pochi ristoranti prestigiosi. La sua capacità di guidare gli ospiti nella scoperta e degustazione di vini pregiati lo distinse subito. Ad esempio ricorda con chiarezza quando alcuni clienti tedeschi gli mostrarono una lista nera di vini, redatta dopo lo scandalo del vino al metanolo. Senza esitazione, Sacco guadagnò la loro fiducia grazie alla sua professionalità e serietà, offrendo loro un’esperienza unica e serena.
Sono stati diversi i personaggi storici e leggendari che hanno varcato le porte del ristorante, ad esempio l'avvocato Agnelli, grazie al quale Sacco riuscì a fare uno stage di cinque mesi nei ristoranti e hotel più importanti di Parigi. L’avvocato amava entrare nella cucina del ristorante per apprezzare i profumi delle pietanze, inoltre portò anche diversi ospiti illustri come ad esempio la regina Beatrice d’Olanda insieme ad altri notabili. Numerosi sono anche i leader internazionali e le figure politiche che sono state accolte al Cambio, da Henry Kissinger a Gorbaciov, da Laura Bush a Rita Levi Montalcini, fino a Bono degli U2. Questi incontri hanno un valore importante non solo per il ristorante ma anche per Torino, la quale ha subito diversi cambiamenti e rinnovamenti specialmente durante il periodo delle olimpiadi del 2006.
Nonostante alcune difficoltà, il locale è sempre riuscito a rialzarsi grazie alla perseveranza di Sacco. Arrivato alla pensione afferma di aver fatto parte della storia gastronomica di Torino e di essere orgoglioso per aver contribuito a scrivere delle pagine fondamentali nell’arte culinaria della città. Il suo segno indelebile e la sua esperienza saranno sempre presenti nella vita e nel cuore dei suoi colleghi e Del Cambio.
Fonte: La Stampa, sito MSN
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