I “mesi spalla” in Italia, verso la destagionalizzazione come certificata da SiteMinder

 

Cari Soci e Amici,

oggi parliamo di “destagionalizzazione”.

La destagionalizzazione nell'attività alberghiera è una strategia volta a ridurre la dipendenza dalle alte stagioni, distribuendo la domanda turistica in periodi meno affollati. Ciò si ottiene attraverso offerte speciali, eventi, miglioramento dei servizi per attrarre segmenti di mercato diversi (turismo business, enogastronomico, sportivo, culturale). L'obiettivo è aumentare l'occupazione annuale, ottimizzare i costi operativi e garantire maggiore stabilità economica.

Vi proponiamo, a proposito di questo argomento, un articolo apparso su Hotel Domani.

Destagionalizzazione: un primo passo in avanti

Dopo anni di discussioni e ricerche per sviluppare strategie efficaci, il nuovo report di SiteMinder segna una prima, parziale affermazione della destagionalizzazione in Italia. Secondo i dati della piattaforma di distribuzione e revenue management per il settore alberghiero, i mesi di luglio e agosto non sono più esclusivamente associati alle vacanze in Italia. La stagione turistica del nostro Paese si sta infatti estendendo oltre i tradizionali mesi estivi, complice l'incremento degli arrivi internazionali e l’interesse crescente per le destinazioni italiane durante tutto l’anno.

Il report, che analizza oltre 125 milioni di prenotazioni globali, rivela che nel 2024 quasi un terzo (31,68%) delle prenotazioni negli hotel italiani si concentrano ancora nei mesi estivi, da giugno ad agosto. Tuttavia, luglio e agosto, i picchi dell’estate italiana, hanno registrato una leggera flessione (rispettivamente -4% e -1%).

Le tendenze mese per mese

L’analisi evidenzia anche un cambiamento significativo con l’aumento delle prenotazioni a maggio e ottobre. A maggio, le prenotazioni hanno raggiunto il 9,39% del totale, in crescita rispetto all'8,97% del 2023, mentre ottobre ha visto un incremento fino al 9,15%, rispetto all'8,99% dell'anno precedente. Anche settembre ha mostrato una crescita del 2%. Sorprendentemente, febbraio e marzo hanno registrato aumenti rispettivi dell’8% e del 4%.

Aumento delle tariffe

Il report di SiteMinder segnala anche un notevole aumento delle tariffe alberghiere, alimentato dal flusso crescente di ospiti durante l’anno. Maggio e ottobre sono stati i mesi con le tariffe più alte nel 2024, con prezzi medi di 272 euro e 271 euro. Ad ottobre, ad esempio, le tariffe sono aumentate del 5,4% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. L’Italia è tra il 65% dei mercati globali che hanno visto un incremento delle tariffe alberghiere nel 2024, con una tariffa media giornaliera (ADR) di 239,60 euro, contro i 238,90 euro del 2023.

La crescita degli arrivi internazionali

Nel 2024, i viaggiatori internazionali hanno rappresentato il 65,24% dei check-in totali. La crescita degli arrivi dall’estero è stata trainata da mercati come Germania, Francia e Regno Unito, con un crescente interesse anche dall'Asia, favorendo destinazioni come Roma, Venezia, Firenze e luoghi emergenti come la Puglia e la Sicilia. L’Australia ha registrato la percentuale più bassa con solo il 13% di viaggi internazionali.

L’analisi del manager

Simone Portaluri, Regional Manager for Italy di SiteMinder, commenta: “La distribuzione più ampia delle prenotazioni nel 2024 e il ritorno degli ospiti internazionali in una delle destinazioni più ambite al mondo non solo riflettono l'interesse per le stagioni meno affollate, ma anche la crescente popolarità di destinazioni emergenti accanto ai classici luoghi simbolo d’Italia. Queste tendenze hanno contribuito ad un aumento delle tariffe alberghiere che gli hotel dovrebbero continuare a sfruttare. Guardando al futuro, gli hotel italiani dovranno fare ampio uso di strumenti basati su dati e intelligence di mercato, soprattutto con l’allungamento delle finestre di prenotazione. Comprendere l’origine e i tempi di arrivo degli ospiti sarà essenziale per ottimizzare i guadagni.”

 

I principali canali di prenotazione

Anche nel 2024, per il settimo anno consecutivo, Booking.com si conferma come il canale di prenotazione che ha generato più ricavi per gli hotel italiani, seguito da Expedia. Le prenotazioni dirette tramite i siti web degli hotel restano saldamente al terzo posto, riflettendo la tendenza globale che vede questo canale consolidarsi o crescere tra le principali fonti di ricavi per le strutture alberghiere nelle principali destinazioni turistiche.

 

Fonte: Hotel Domani

Foto: Hotel Domani e

https://www.slideserve.com/meghan/analisi-delle-serie-storiche

 

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