Maggiore dignità alla formazione e migliori contratti di lavoro per i camerieri
Valerio Beltrami, Presidente Nazionale di A.M.I.R.A, Associazione Maîtres Italiani Ristoranti ed Alberghi e Socio Senior di HOSPES, davanti alla X Commissione alla Camera e al Vicepresidente della stessa, ha spiegato le motivazioni che stanno portando ristoranti ed altri esercizi pubblici all’affanno per la mancanza di personale di sala. Inizia dicendo che chi coccola il cliente è proprio il cameriere, colui che rende il servizio indimenticabile. Spesso però viene trattato come un mero servitore, così come chi studia sala viene considerato come uno studente di serie B. Per non parlare degli stipendi e degli orari, che lasciano poco spazio al tempo libero per avere un guadagno misero. È impossibile pensare che i giovani si avvicinino a questo mondo se le premesse sono queste, soprattutto se puntiamo al fatto che i tempi sono cambiati e che quindi le nuove generazioni hanno necessità diverse. Per l’Ossola e i Laghi la situazione è ancora più difficile, perché molti scelgono di andare a lavorare in Svizzera o in luoghi dove i contratti non sono stagionali ma continuativi. Se i datori di lavoro non si adegueranno a questi cambiamenti il passo dal tablet per le ordinazioni o per consultare il menù, al robot che ci accoglie sulla porta del ristorante potrebbe essere breve.
HOSPES continuerà in primis ad offrire qualità e possibilità ai giovani discenti e si schiererà sempre con forza per buone e giuste cause come questa descritta. Inoltre, ci auguriamo che le istituzioni possano dare delle risposte concrete per risolvere la situazione al più presto, una problematica che preme ancor più in un Paese ad elevata vocazione turistica quale l’Italia.