Rubrica “Le Tavole del Capitano Ricci”
Cari Soci ed Amici di HOSPES,
continua il percorso di riscoperta delle note Tavole del Capitano Ricci!
Ed ecco l’ottava di questa “Didattica per immagini”
Sequenza: Il TURISMO
Titolo dell’8^ Tavola: MA SE PIOVESSE?
Datazione: post 1955 - ante 1960
Dimensioni: 83x64
Tecnica: mista su cartoncino; inchiostro di china, tempera, resine
Ubicazione: corridoio, Piano primo
Iscrizioni:
Non sgomentatevi! Scegliete:
VISITATE I MAGNIFICI NEGOZI D’ARTE PER QUALCHE BUON ACQUISTO
Date evasione a tutta la corrispondenza arretrata
nuovi dischi al negozio di musica
alla LIBRERIA: rendersi conto dei “vient de paraitre”
ghiottone! Questa è la tua giornata: una colazione di gran classe
un buon the da…
CINEMA?
oggi non c’è un concerto?
ANDARE dal PARRUCCHIERE
BRIDGE: LA GRANDE RISORSA NELLE GIORNATE PIOVOSE
Pomeriggio danzante da…
Elaborare l’itinerario per la prima giornata di bel tempo
acquistate gli inevitabili regalini ricordo
giorno adatto per un salutino telefonico a tutte le amiche lontane
e perché non una capatina in chiesa?
Siete in vena di pensare a qualche opera benefica?
ah! un bicchierotto corroborante
e qualche prelibato pasticcino stresiano
Scusate manicure e pedicure?
…e i provini fotografici
Spedire tutte le cartoline illustrate di rito
Poi - naturalmente - acquistate un ombrello: specialità artigiana della montagna
Firma: P. Ricci
Il simpatico ombrellino nero, che incappuccia la ‘M’ del titolo, rimanda al tono burlone che richiede la fantasia della situazione. L’autore si rivolge simpaticamente alla classe aristocratica e borghese che negli anni Cinquanta frequentava Stresa. Con precisione intuitiva, in occasione di pioggia propone al turista ventidue soluzioni, scritte con la maiuscola, il maiuscoletto, il corsivo e a volte con l’accostamento di caratteri sproporzionati: l’eccessivamente grande e l’infinitamente piccolo. Le libertà ortografiche e tipografiche, che prevedono frasi fluttuanti che si alternano ad andamenti lineari, diventano “auto-illustrazioni”. Esse producono nell’osservatore sensazioni incrociate e parallele, come mezzo per aumentare la forza espressiva del contenuto e i toni che lo governano. Lo sforzo che ne risulta è in coerenza con la sensibilità futurista delle ‘parole in libertà’.
