Le tavole del Capitano Ricci
La Scuola di Stresa è nata per rispondere alle esigenze di personale specializzato per la promozione turistica alberghiera, da parte delle strutture alberghiere che stavano nascendo e fiorendo nel periodo di inizi 900 nel piccolo borgo stresiano. Albano Mainardi, intuendo questo bisogno, ha deciso quindi di riorganizzare il corso di studi nato nel 1938, introducendo, 10 anni dopo il “Corso Libero di Turismo”. Egli scriveva nel Sommario relativo ai programmi svolti: “Il bisogno di accentuare il carattere turistico della Scuola Tecnica governativa con specializzazione alberghiera di Stresa si è qui naturalmente delineato per l’importanza basilare del turismo nell’economia locale e regionale, ed ha portato alla istituzione di un CORSO LIBERO DI TURISMO, presso la stessa Scuola…”.
Per la stesura delle unità didattiche relative alle quarantaquattro lezioni teoriche e alle cinquantuno esercitazioni pratiche, il Preside si è avvalso della collaborazione del dottor Igino Ambrosini, giornalista e fondatore del Giardino Botanico Alpinia di Gignese, e del Capitano Pietro Ricci per la visualizzazione grafica dei contenuti.
Mainardi, Ambrosini e Ricci conoscevano bene l’importanza didattica e didascalica delle immagini e la loro incisività sulla vista, a vantaggio della memorizzazione dei concetti con finalità educativa. Le sessantasei opere considerate in questa occasione costituiscono un importante patrimonio didattico e anche storico-artistico dell’Istituto Professionale Alberghiero. Inizialmente appartenenti a HOSPES, queste opere sono state donate, insieme al patrimonio costituito dai 3.500 volumi della “biblioteca” e da importanti attrezzature (macchinari, arredi, cristalleria, argenteria, tovagliato abbigliamento professionale), all’Istituto “Erminio Maggia”. Nel 2008, in occasione del settantesimo anniversario, in collaborazione con l’Istituto, HOSPES ha realizzato un libro dedicato alle Tavole del Capitano, intitolato “Il Potere delle Immagini – una didattica da vedere”. Nel 2018, in occasione dell’ottantesimo anniversario, ne è stata realizzata una riedizione, sempre in collaborazione con l’Istituto, arricchita di nuove grafiche e nuovi contenuti.
Non si sa quando siano state realizzate. Si ipotizzano due momenti. Il primo tra il 1948 e il 1952, conseguente la pubblicazione del «Sommario» dei programmi del Corso Libero di Turismo (1948) e nel momento in cui il Ministero della Pubblica Istruzione convertì la scuola in “Istituto Professionale Alberghiero” (1952) con le specializzazioni di Cucina, Sala e Segreteria. Il secondo poco più tardi, tra il ’55 e il ’60, dopo la ristrutturazione dell’edificio scolastico. Concepite come un grande progetto didattico, nel complesso tutto il corpus grafico è di valido interesse culturale. Raggruppate in base al tema, le tavole restituiscono nell’insieme una vera “Galleria” d’arte.
Tutte le opere sono realizzate su tavola e, nella maggior parte, su cartoncino di diversa misura, applicato al supporto di legno. Sono squadrate e quasi tutte sono firmate da Pietro Ricci, eccetto alcune che per stile comunque possono essergli tranquillamente attribuite. Altre invece sono un lavoro di collaborazione con Giorgio Perrone allievo di ieri dell’Istituto, Socio HOSPES da poco mancato, che firma una sola volta. Le immagini e le scritte, disegnate prima a matita o a pastello sulle stesure a biacca o sul cartoncino, sono poi rese con inchiostri di china, nero o policromi, mediante piccoli pennelli o con pennini a punta mozza. Le tenui campiture perlopiù sono a pastello. La produzione più recente impiega anche velature di inchiostri dai colori smaglianti e i colori a tempera. Una vernicetta trasparente fissa le immagini sui cartoncini che sono poi applicati al multistrato e invetriati con un film protettivo di resina. Il colore ambrato è dovuto all’ingiallimento nel tempo delle vernici.
Il segno grafico spesso è essenziale; a volte, in modo sorprendente, la matita o il pennino lasciano piccoli segni veloci e incrociati nella resa degli elementi e dei volumi o nella definizione delle atmosfere. Il maestro è abilissimo nel disegno degli animali. Per apprezzare le vignette bisogna osservarle a distanza ravvicinata. Evidenziano i legami con la produzione di immagini relative al fumetto, alla caricatura, al cartellonismo di propaganda, alla moda e certamente alla grafica popolare, come le cartoline illustrate, tipica degli anni Trenta. Tuttavia la creatività espressiva attesta chiaramente quanto gli influssi della produzione del primo Futurismo, inerenti al «paroliberismo» e al simbolismo, siano presenti nel maestro e si combinino perfettamente con le esigenze didattiche del nuovo Corso. Ne scaturisce la regola compositiva, per cui il dato visivo è subordinato a un atteggiamento mentale nei confronti delle tematiche da trattare.
Proprio in merito ai temi, le tavole sono state ordinate in sette gruppi: turismo, i 5 sensi del Maitre d’hotel, il Portiere d’albergo, lezioni di inglese, il Barman, in Cucina e il Cameriere.
Cari Soci e Amici, per ciascuno studente della “Scuola di Stresa”, queste opere sono state “compagne di viaggio” e fonte di ispirazione durante il percorso di studi. Chi non ha mai indugiato con lo sguardo, qualche minuto nei corridoi o per le scale, sorridendo in segno di approvazione per i loro contenuti? Ogni settimana pubblicheremo l’immagine di una tavola, con la sua descrizione. Vi invito a fare un gioco: provate a ricordare dov’era posizionata! E se volete, scrivetelo nei commenti!
Ringraziamo sentitamente la prof.ssa Manuela Miglio, già Dirigente Scolastico dell’Istituto “Erminio Maggia” (2006 - 2019), che ha coordinato il progetto del libro “Il Potere delle Immagini”, Ivana Terrugi e Riccardo Milan, per i testi introduttivi, dai quali abbiamo tratto i nostri “pezzi”; Giorgio Gnemmi, fotografo che ha realizzato le immagini del libro, che pubblicheremo e Guido Tassini, grafico che ha curato l’immagine di copertina del libro.
