XX Congresso Nazionale dei Professionisti dell’Ospitalità italiana di Solidus Turismo: chi sono i “Professionisti dell’anno 2024” e convegno “A.I. nell’Ospitalità – Conoscerla per crescere e fare la differenza”
Cari Soci e Amici,
ad Abano - Montegrotto Terme, si è tenuto il 22 e il 23 gennaio 2025, il XX Congresso Nazionale dei Professionisti dell’Ospitalità italiana di Solidus Turismo, la due giorni di eventi istituzionali dell’ Associazione delle Associazioni del mondo alberghiero italiano.
Il 22 gennaio sono stati conferiti ai rappresentanti delle diverse associazioni che costituiscono il sodalizio Solidus i premi come “Professionista dell’anno 2024”. Ecco chi, grazie ai successi ottenuti sul lavoro, il contributo assicurato all’ associazione di appartenenza, le ore dedicate alla formazione dei colleghi, per le docenze sostenute nelle scuole alberghiere, per essere di esempio per serietà impegno e voglia di apprendere, divulgatori delle proprie professioni, ha ricevuto il prestigioso riconoscimento:
- Andrea Balleri (Associazione Barmen Italiani)
- Antonio Ladisa (Associazione Direttori Albergo)
- Gaetano Papa (Associazione Italiana Housekeeper)
- Tommaso Foscarini (Associazione Italiana Ricettività e Accoglienza)
- Nunzio Buglione (Associazione Maitres Italiani Ristoranti e Alberghi)
- Gianluca Masullo (Federazione Italiana Cuochi)
- Salvatore Galasso (Federazione delle Associazioni Italiane Portieri Albergo)
- Raffaele Papi (Associazione Italiana Sommelier)
Il 23 gennaio è stato dedicato invece al convegno "A.I. nell'Ospitalità - Conoscerla per crescere e fare la differenza", i cui relatori erano Raffaello Luly e Danilo Bellomo.
Il nostro Socio Onorario dott. Renato Andreoletti, Segretario Nazionale, era presente e ci ha omaggiati di questo suo interessante contributo! Lo riportiamo integralmente! Buona lettura!
A Montegrotto Terme, all’Hotel Terme Antoniano, giovedì 23 gennaio si è svolto un convegno SOLIDUS sul tema dell’Intelligenza Artificiale. Relatori Raffaello Luly e Danilo Bellomo. Luly è un tecnico assai preparato che ha spiegato come e perché l’Intelligenza Artificiale rivoluzionerà in maniera positiva il modo di comunicare del mondo del turismo ma anche la sua organizzazione, Bellomo è un motivatore con una notevole esperienza di direzione alberghiera alle spalle. Danilo mi ha ricordato Antonio Conte che ha preso un gruppo di ricchi giovanotti svogliati, i giocatori del Napoli, e li ha trasformati un una sorta di caterpillar che sta schiacciando tutte le squadre che hanno la sventura di capitargli di fronte, e lo dico da interista assai preoccupato…
Nel mio intervento ho rimarcato ciò che Luciano Floridi, filosofo della comunicazione, afferma: l’Intelligenza Artificiale rappresenta un rivoluzionario divorzio tra azione e pensiero che è l’esatto opposto di quanto è accaduto alla nostra specie nel corso degli ultimi milioni di anni e in particolare negli ultimi 70.000 anni da quando siamo diventati una specie dotata di enormi capacità cognitive e di una spiccata intelligenza simbolica. Intelligenza cognitiva e simbolica ci hanno consentito di diventare la specie dominante del pianeta in grado di passare dalle poche migliaia di esseri umani sopravvissuti a una specie di collo di bottiglia ecologico e climatico accaduto per l’appunto tra 70.000 e 60.000 anni fa, che ci portò sull’orlo dell’estinzione, ai 5 milioni di esseri umani sparsi sulle terre emerse 10.000 anni fa agli 8 miliardi di esseri umani dei nostri tempi che hanno colonizzato il globo terracqueo che impropriamente chiamiamo Terra visto che dallo spazio è nettamente di colore blu visto che gli oceani ne occupano oltre i due terzi della superficie.
Penso dunque sono è la sintesi della nostra specie affermata dal filosofo Cartesio (il francese René Descartes) nel 1600. L’Intelligenza Artificiale invece agisce sulla base di una capacità computazionale (di calcolo, quindi di memoria) pressoché infinita grazie allo sviluppo dell’informatica e dei computer ma con un grado di intelligenza pari a zero (affermazione esplicita di Floridi), pari a quella di una lavatrice. La lavatrice rappresenta una delle più importanti rivoluzioni tecnologiche e sociali del 1900: ha risolto una dei lavori più impegnativi e faticosi mai inventati, la pulizia dei panni, trasformandolo in un’operazione di una semplicità perfino disarmante. Non è la lavatrice che pensa, rappresenta la sintesi del pensiero di chi l’ha progettata, di chi l’ha realizzata, di chi l’ha commercializzata, di chi la utilizza. Se uno dei soggetti umani impegnati in questo processo sbaglia, dimostrando poca intelligenza, la lavatrice come minimo non funziona o ti lascia con le mutande rosa come mi è accaduto una volta quando mia moglie lavò le mie mutande bianche assieme a un maglione rosa, per l’appunto… La lavatrice non funziona anche se si interrompe l’erogazione dell’energia elettrica perché ti dimentichi di inserire la spina o salta la corrente elettrica in casa magari perché sta funzionando contemporaneamente anche il forno elettrico e l’aspirapolvere…
L’Intelligenza Artificiale cambia radicalmente il paradigma dell’approccio all’informatica come lo abbiamo conosciuto. Non è semplicemente la somma di tutte le informazioni che inserite nel sistema informatico, come accade con Wikipedia o con Google, riesce anche a elaborarle, a pensarle in un certo senso. E’ come disporre di una biblioteca di un milione di libri e avere a disposizione un commesso che conosce a memoria il contenuto di tutti i volumi e in tempo reale è capace di rispondere a qualsiasi domanda gli poniate anche se espressa in maniera vaga: ricordo di un soldato che disertò in Siberia durante la guerra contro il Giappone di inizio 1900. Si tratta del libro La radice di vita di Michail Prisvin. Questa la risposta che vi darebbe l’intelligenza artificiale. Da lasciarvi a bocca aperta.
Quel che manca all’Intelligenza Artificiale, esattamente come a qualsiasi elettrodomestico, è l’approccio etico a meno che non sia contemplato nelle istruzioni, come accade per l’appunto con la lavatrice. Se deve lavare a 60 gradi con 1400 rotazioni al minuto, è ciò che farà. Non laverà a 100 gradi a suo piacimento o a 2000 rotazioni al minuto. Neppure ci pensa. E’ anche vero che una mitragliatrice in grado di sparare 2000 colpi al minuto lo farà se qualcuno aziona il grilletto, direttamente o in remoto. Non si pone di certo il problema delle conseguenze della raffica di colpi che è in grado di effettuare, se su un bersaglio al poligono di tiro o su una folla che festeggia il Natale ai mercatini di una qualsiasi città. E’ quel che hanno fatto gli eserciti nella prima come nella seconda guerra mondiale, ammazzando decine e decine di milioni di esseri umani, solo perché dei politici folli e dei generali criminali ne hanno dato l’ordine a milioni di soldati, esseri pensanti nella vita civile, ridotti a robot assassini indossando una divisa militare.
L’Intelligenza Artificiale è come l’arma nucleare, può produrre elettricità se usata a scopi civili, può distruggere la vita se usata come arma militare. E’ l’Etica ciò che fa la differenza ed è l’aspetto più difficile da regolamentare e far rispettare perché la sindrome del Dottor Stranamore è sempre dietro l’angolo. Ma questa è tutta un’altra storia…
Renato Andreoletti
