Zacchera Hotels e la rinascita del business tourism: ‘Su alcune date siamo in overbooking’

Un’altra voce si unisce al coro degli albergatori che festeggiano la rinascita del Mice ed è una voce autorevole, dal momento che rappresenta il gruppo alberghiero maggiore del Piemonte. Stiamo parlando di Antonio Zacchera, Ceo di Zacchera Hotels e Socio Senior HOSPES, una realtà che conta 900 camere sul lago Maggiore suddivise in cinque strutture, tra cui la più grande della regione: il Grand Hotel Dino, 350 camere e 36 sale congressi. Il Mice è cresciuto del 20-25% e le prospettive sono di un ulteriore miglioramento. Un particolare rivelatore di una tendenza incoraggiante: quella dell’allungamento della booking window. Sono stati riconfermati poi gli americani. Ed è settembre un mese importantissimo per il gruppo, perché al Mice si somma il turismo leisure soprattutto degli americani, che rappresentano il 20% del totale della clientela di Zacchera Hotels: “Le altre componenti - specifica il ceo - sono i tedeschi al 20%, i francesi al 15, gli svizzeri al 12. Dall’estero arriva l’80% dei nostri ospiti”.
Ospiti che stanno ritornando prepotentemente alla ribalta, “tanto che su alcune date, soprattutto in settembre, siamo in overbooking”.
Tornando al Mice, l’aumento quantitativo di richieste va di pari passo con un incremento del valore pratica dovuto a eventi collaterali ai meeting: “Sta aumentando molto, ad esempio, la domanda di team building e di dj set after dinner - sottolinea il ceo - prima ogni 10 eventi solo uno o due includevano il team building, oggi lo fanno cinque su dieci. Lo stesso vale per i dj set: prima lo chiedevano solo in un caso su venti, ora sono almeno 5 o 6. Questo perché nel dopo pandemia l’esigenza di incontrarsi e di socializzare è aumentata esponenzialmente”.

Questi risultati in termini di dati non fanno altro che sottolineare la completa ripresa del settore dell’ospitalità dopo la pandemia da Covid 19, addirittura registrando quote fin più elevate del 2019.